Vigneto più alto d’Europa e viticoltura eroica

Se pensiamo ai prodotti agroalimentari della Calabria, non possiamo che nominare le IGP più famose dalla cipolla rossa di Tropea al limone di Rocca Imperiale. Non tutti sanno che la Regione è anche quella che ospita il vigneto più alto d’Europa.

Si tratta dell’Azienda Agricola D.P. Immacolata Pedace, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, nel borgo di Cava di Melis, frazione del comune di Longobucco, a 1300 metri sul livello del mare.

Come nasce l’idea di un vigneto a 1300 metri d’altezza

Nel 2008 l’ingegnere Emanuele De Simone decide di impiantare 500 barbatelle sia bianche che rosse per un progetto sperimentale che mira sin da principio a salvaguardare e conservare il territorio.

Un obiettivo condiviso che è promosso a livello internazionale almeno dal 1996, anno in cui il “Centro di ricerche per la viticoltura montana” (CERVIM) assume anche i compiti di studio e valorizzazione per questo particolare tipo di agricoltura. Tra i vari obiettivi del Centro con sede in Valle d’Aosta, compare anche la promozione e salvaguarda della viticoltura eroica, intendendo per tale quella svolta ad almeno 500 metri di altezza, con una pendenza del terreno superiore al 30%, con sistemi viticoli su terrazze e gradoni o impiantati su piccole isole.

Con questo spirito nasce il vigneto più alto d’Europa, che è definito dal suo ideatore un progetto “fatto da eroi, visionari ed innamorati della propria terra”. Oggi più che mai occorre essere eroi e visionari perché sono questi i temi di cui abbiamo bisogno: sostenibilità ambientale, recupero delle tradizioni, agricoltura smart ed orientata ai giovani.

La viticoltura come ponte tra il passato ed il presente

il vigneto più alto d'europa, agricoltura smart, innovazione e tradizione

Il rispetto è la parola d’ordine a Longobucco. In primis per le tradizioni, che comprendono anche metodi di coltivazione che tutelano l’autenticità di un prodotto storico, garantendone la qualità. Ma con l’originalità attuale che è il dato necessario per la buona riuscita di una nuova azienda.

Il rispetto per l’antica tradizione enologica si congiunge con le tecnologie del presente, utili ad affrontare le difficoltà tipiche della viticoltura eroica, rese più spinose nel vigneto più alto d’Europa. E’ il perfetto caso in cui tra il passato ed il presente è costruito un solido ponte fatto di vitigni ed amore.

Perché nel Parco Nazionale della Sila

Essenziale per il progetto è il luogo che naturalmente ha accolto le coltivazioni. Si tratta del Parco Nazionale della Sila, istituito con la legge 344 del 1997 ma con origini ben più antiche.

Situato sul più grande altopiano d’Europa, il Parco si estende nel territorio di 19 comuni di 3 province della Calabria. Un territorio unico, caratterizzato da boschi che coprono l’80% del territorio, tanto da fornire al Parco il soprannome di “Gran Bosco d’Italia”, dalla ricchezza di acqua (e tre grandi laghi), ma soprattutto da una grande biodiversità.

L’azienda Immacolata Pedace Wine nasce anche per valorizzare questa biodiversità ed è per questo motivo che gli interventi sul territorio sono quelli strettamente necessari alla conduzione dei vigneti. Citando proprio questi eroi visionari “valorizziamo tutto ciò che madre Terra ci dona”.

Il vino

Il vigneto più alto d'Europa chardonnay

Il risultato di questa operazione di valorizzazione del territorio, sta nella produzione di vini dal sapore unico e dalle qualità tipiche di un’agricoltura d’altezza.

Tra i vini prodotti ci sono lo Chardonnay – Pinot bianco, il Cabernet Sauvignon – Cabernet Franc ed il Merlot.

Un vino bianco, un rosato ed un rosso, che ben si adattano a qualsiasi tipo di pasto: dagli aperitivi ai primi piatti, dai secondi piatti ai formaggi, fino ad arrivare anche al pesce.

Per provarli non vi resta che visitare l’azienda o contattare la pagina Facebook o Instagram
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Per i crediti alle foto si ringrazia la gentile concessione dell’Azienda Immacolata Pedace