Cucina Africana: un libro di ricette ed un viaggio immaginario!

“Così come la sua musica e le sue danze, la cucina d’Africa è portatrice di grande energia che, attraverso i piatti, entra nelle nostre case e nei nostri corpi”.

 

Vi siete mai chiesti che sapore abbia l’Africa? Io si, spesso. Lo faccio praticamente con ogni luogo che la mia mente da LargoBaleno viaggiatore immaginato riesce a toccare, e non sempre è compito facile dare una risposta. Ma con l’Africa è diverso. Ecco perché ho voluto comprare un libro di ricette che ricreasse quel mondo che avevo immaginato.

“Cucina Africana: il sole nel tuo piatto”: già dal titolo del libro si riesce a ricavare quella sensazione di calore e di spensieratezza che mi viene in mente quando chiudo gli occhi e penso al paesaggio Africano, quello dei film, rinchiuso nel motto noto a tutti “Hakuna Matata”.

Ma l’Africa non è solo questo, è la voglia di sorridere e di vedere il sole anche quando il cielo è ricoperto da nubi nere e minacciose. E’ uno status mentale difficile da spiegare, ma che ha un gusto ben deciso e che solo chi si avvicina a questa cucina con la mente aperta riesce a captare.

Il libro ha come autori Fatou Dieng e Lucia Santarelli, ed è stato pubblicato dalla casa editrice “Cose d’Africa” in collaborazione con la Savana Culture, una Associazione culturale e di Promozione Sociale che ha come scopo proprio quello di diffondere la cultura africana. Per saperne di più vi rimando alla pagina di Savana Culture sul sito web di La Cassandra Edizioni.

Il libro consta di tante sezioni: dopo una prima introduzione su dove reperire gli ingredienti o come sostituirli, le ricette sono suddivise in categorie (carne, pesce, verdure e legumi, dolci, bevande) ed a loro volta ripartite per Stato di appartenenza, dal Senegal al Madagascar, dall’Eritrea al Congo.

Ed ogni ricetta, arricchita di fotografia, è speciale perché gli autori non si sono limitati a riferire gli abbinamenti di ingredienti, ma raccontano il modo esatto di trattare gli alimenti. Sapevate ad esempio che il riso bianco che accompagna molti piatti non è bollito, ma lasciato cuocere con poca acqua a fiamma bassa e quindi “cotto a vapore”?

berbere e spezie

Quello che mi è successo è incredibile: dopo aver comprato il libro di ricette, mi sono perso a Bologna in una giornata di freddo ed ho trovato un mercatino etnico in cui una bancarella ricolma di varie spezie regnava per colori e profumi. Mi sono avvicinato e sono rimasto folgorato da una spezia in particolare: il berbere.

Si tratta di una miscela di spezie per piatti tipici etiopi a base di carne, di cui non avevo mai sentito parlare. Contiene cumino, cardamomo, pepe, fieno greco, semi di coriandolo, chiodi di garofano, peperoncino, zenzero, curcuma, sale, paprika e cannella, abilmente mixati così da creare il perfetto equilibrio di sapori.

L’ho scoperto proprio leggendo il mio libro di ricette, ed alla pagina 32 ecco sbucare lo stufato di carne piccante: lo Zighinì. Ovviamente mi sono cimentato nel prepararlo (ed ho un po’ esagerato con il berberè) ma è decisamente un’esperienza unica.

E’ stato proprio uno di quei momenti in cui mi sono sentito di conoscere un posto senza averlo mai frequentato. Uno di quei momenti in cui ti viene voglia solo di mangiare, sorridere e… HAKUNA MATATA!