Rwanda nova cafè des mamas peaberry

Women’s Coffee Project

Quella di oggi è la Giornata Internazionale della Donna ed ho pensato di dedicare un articolo ad una bellissima iniziativa: Women’s Coffee Project.

Comunemente l’8 Marzo è indicato come “la festa della donna”. In realtà si tratta di una giornata designata dalle Nazioni Unite a partire dal 1975 per riflettere su tutte le questioni di genere. In particolare per questo 2021 l’ONU ha scelto come tema della Giornata “Le Donne al comando: raggiungere un futuro di eguaglianza in un Mondo di Covid-19”.

Lo scopo di questa Giornata è dunque quello di riflettere sui progressi compiuti verso l’eguaglianza di genere. Ma anche di sottolineare come il contesto attuale sia avverso alle donne: economicamente, socialmente, fisicamente. Basti pensare che una donna su tre subisce violenza di genere, il tutto inasprito dalla situazione del Corona Virus.

Perchè il caffè?

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A partire dallo scorso anno l’ONU ha messo a disposizione un elenco di dodici buone pratiche per favorire l’eguaglianza di genere.

Al numero 6 troviamo “Compra responsabilmente”. Il modo di fare acquisti, infatti, ha un impatto socio-ambientale che determina il mercato e di conseguenza lo stile di vita di molte donne e ragazze.

Sembra un ragionamento complesso, ma la condizione femminile è strettamente legata ai cambiamenti climatici che peggiorano le disparità di genere a discapito delle donne.

Il consiglio è quindi di acquistare prodotti ecologici, di evitare la plastica monouso, di riclare il più possibile. In generale bisogna acquistare responsabilmente, ed è compreso anche il comparto agroalimentare. Per citare un articolo pubblicato oggi da Isabella Ceccarini su Rinnovabili.it: “Le donne in agricoltura sono sinonimo di innovazione, sostenibilità e resilienza, una componente fondamentale per costruire un futuro green”.

Tra i settori dell’agroalimentare, un ruolo di primo piano è ricoperto dal caffè. In Italia dagli inizi del 2020 e l’avvento del primo lockdown si è registrato un aumento del consumo di caffè, che ha raggiunto il 12% rispetto all’anno precedente senza mai diminuire.

Women’s Coffee Project

La domanda – ovviamente retorica – sorge spontanea: tutti i caffè sono uguali o ci sono dei caffè che acquistati possono produrre un cambiamento positivo per le donne?

Come prodotto per caffè si intende generalmente una bevanda aromatica ottenuta per infusione a partire dai semi della pianta delle Rubiacee (Coffea arabica), tostati e macinati.

Ci sono progetti ed aziende che danno importanza a chi lavora quei semi, ed è una delle caratteristiche che crea particolari differenze tra caffè. Identificati con il nome di “Women’s Coffee Project”, questi caffè sono prodotti da aziende gestite da donne che promuovono la parità di genere in quei luoghi dove ad esempio l’istruzione non sempre è garantita alle bambine e l’accesso all’assistenza sanitaria appare come un miraggio.

Rwanda: nova cafè des mamas peaberry

Rwanda nova cafè des mamas peaberry

Ogni progetto ha degli obiettivi specifici a seconda del luogo in cui l’azienda aderente si trova.

Tramite il sito di Caffèlab, ho avuto la possibilità di acquistare il caffè “Rwanda da filtro”. Si tratta di un caffè prodotto e confezionato dalla Mokaflor, che da buon toscano non posso che venerare essendo una storica torrefazione fiorentina, di cui Caffèlab funge da e-commerce.

Innanzitutto c’è da dire che si tratta di uno specialty coffee, ovvero di un caffè prodotto da chicchi verdi di altissima qualità selezionati con cura. Come giustamente ricordano da Mokaflor sulla confezione del caffè “quando si parla di caffè verde specialty si parla di un caffè che non ha difetti e che possiede in tazza una personalità che lo contraddistingue. Non è soltanto un caffè che non è cattivo, è un caffè decisamente buono”.

Come si deduce dal nome, il caffè proviene dalla provincia settentrionale del Rwanda, dalle montagne vulcaniche dove le condizioni di crescita della pianta sono ideali. Qui ha sede il progetto Nova Coffee.

Il progetto è portato avanti dalle donne rwandesi che preservano la terra e lavorano il caffè dalle sue origini. Dal 2013 viene lavorato un caffè arabica 100%, sostenibile e dal gusto inconfondibile. La vision è chiara: “Una tazza di caffè in un mondo coeso”.

Il risultato è un caffè con note aromatiche di thè nero e cioccolato, una buona dolcezza ed una corposità leggera ed elegante.

Per acquistare il caffè

Spero che anche voi dopo questo articolo vorrete bere un caffè lavorato da donne in modo sostenibile. Farlo è semplicissimo: vi basterà cercare su google “Women’s coffee project”, oppure accedere allo shop di Caffèlab al seguende link:

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