Torta di laurea con tocco in pasta di zucchero - diritto alimentare

Diritto alimentare: la mia tesi di laurea magistrale in giurisprudenza!

“La farfalla non conta mesi ma momenti, e ha tempo a sufficienza”
-Rabindranath Tagore

Tesi di laurea in diritto agroalimentare dal titolo Food and the city

 

Ed anche se sono un LargoBaleno, mi sto illudendo di essere farfalla per avvalermi della possibilità di contare i momenti, accantonando la convenzionalità del tempo. Quello che sto vivendo è un momento che sapevo che prima o poi sarebbe arrivato: il post lauream. E’ un momento strano, fatto di colloqui che mi caricano l’autostima, ma al tempo stesso che stressano e non sembrano mai finire. Per non parlare del burrascoso rapporto con il curriculum vitae, visto e rivisto continuamente nel vano tentativo di renderlo accettabile.

Ogni volta che mostro il mio curriculum o che mi siedo ad un colloquio, il mio esaminatore si blocca nel leggere “laureato in Giurisprudenza con una tesi in diritto alimentare”. E’ facile cogliere lo stupore nella sua faccia, anche se si allenano a casa per apparire sempre neutrali. E poi arriva la domanda da un milione di euro, come la definirebbe Gerry Scotti: “cosa è il diritto alimentare, e perché lo hai scelto?”

Quello di cui voglio parlarvi oggi è proprio di questa mia passione, per fare un po’ di chiarezza sul tema e per darvi qualche consiglio (o semplicemente per farvi sorridere un po’ raccontandovi la mia esperienza).

Chi di voi studia giurisprudenza già lo sa, in tutti gli ordinamenti, di qualsiasi università, sono previsti una serie di esami obbligatori (sono quelli più classici, come storia del diritto romano, filosofia, diritto privato, diritto penale, diritto commerciale), ed alcuni esami opzionali, ovvero a scelta dello studente. Non ho mai avuto dubbi su quali scegliere, ed in particolare i miei primi quattro esami sono stati, nell’ordine, diritto agro-alimentare, diritto agro-ambientale, diritto dell’impresa agraria e diritto dei beni comuni. Insomma, tutti esami del settore “agro” che da sempre mi affascina (e se mi stai leggendo, che affascina anche te).

Ed ecco scelta la materia della mia tesi: il diritto agro-alimentare. Ma cosa si intende per diritto alimentare? Sembra quasi ovvio, ed anche se di solito le risposte ovvie sono quelle sbagliate, in questo caso possiamo dire che vale l’eccezione: il diritto alimentare è proprio quell’insieme di norme che regolano i vari aspetti che ruotano intorno all’alimento, e che comprendono dalla definizione stessa di alimento, alle regole di produzione, ai sistemi di controllo, agli aspetti sociali.

La scelta dell’argomento è quindi molto discrezionale. Per quanto mi riguarda mi sono basato proprio sul mio curriculum di studi, ed ho scelto quindi di parlare della produzione alimentare in contesti urbani da un punto di visto socio-giuridico, affrontando temi come la tecnologia nella produzione alimentare; la filiera corta; gli orti urbani; sistemi di produzione alternativi; la sharing economy. Insomma, mi gaso ancora molto a parlarne e mi sembra il caso di dirlo: una tesi stupenda!

MA (perché c’è sempre un ma) è stata anche una tesi complessa dal punto di vista delle fonti. Quindi ecco il mio primo consiglio: non abbiate paura a scoprire letture che vi sembrano lontane anni luce da voi. Vi stupiranno e saranno le letture più belle, quelle che vi rimarranno in mente più a lungo. Un po’ come quei libri che in libreria vengono tenuti alla larga perché considerati troppo pesanti o difficili, ma che in realtà aspettano solo una possibilità per dimostrare di essere appassionanti quanto un romanzo. Questa ricerca presuppone l’armarsi di santa pazienza, e di fare la spola tra tutte le biblioteche che ci sono in città (nel mio caso sono state, oltre alla biblioteca comunale, quelle di giurisprudenza, agraria, economia, scienze politiche).

Finita la stesura della tesi, arriva l’altra incognita: come stamparla? Si, è obbligatorio stamparne un numero di copie che varia a seconda della Facoltà di riferimento. Nel mio caso, la forma era completamente libera quindi mi sono dato alla pazza gioia ed ho scelto per la copertina un materiale ecologico: la carta di riso grezza. Rara per le copisterie della zona, e con una scelta limitata di colori, ma forte, carica di quel messaggio che spero di aver trasmesso con la mia tesi: occorre prestare attenzione all’ambiente, alle risorse, e ne deriverà un miglioramento per tutto il sistema.

Devo ammetterlo: toccare con mano la propria tesi è una esperienza unica, decisamente emozionante. Si, ho quasi pianto, ma solo perché con la fortuna che caratterizza la vita di un LargoBaleno, ha iniziato a diluviare e la carta di riso è nemica dell’acqua quindi ho corso il rischio di vedere sciupato il mio capolavoro.

Da quel momento la domanda che più spesso mi veniva posta era “e le bomboniere le hai già scelte”? Non pensavo neanche di dover fare le bomboniere, perché mi dovevo laureare, non sposare, ma pare che sia usanza diffusa. Per fare delle bomboniere a modo mio, mi sono servito di vasetti biodegradabili, abilmente riempiti con un po’ di terriccio e con dei semi vari un po’ originali. Ho incartato il vasetto, infiocchettato ed ecco servita la mia bomboniera a tema “orto urbano” (per altro low cost rispetto alle bomboniere classiche).

L’ultimo consiglio che vi posso dare è quello di lasciare spazio a vostra madre. La mia ha voluto prendere l’iniziativa per quanto riguardava la torta, e devo dire che non è andata affatto male, anzi! Pan di spagna, ripieno di crema chantilly a forma di tesi, ricoperto di pasta di zucchero con la scritta del titolo della tesi ed un tocco nero classico. Fantastica almeno quanto la mia tesi (modalità LargoBaleno-modesto: off).

Torta di laurea con tocco in pasta di zucchero - diritto alimentare

In conclusione, quello che voglio dirvi è che il diritto alimentare è una materia vastissima e stupenda, che tutti possono studiare, anche leggendo libri poco scientifici e più sociologici. Ma soprattutto che il giorno della laurea va goduto, e che non servono grandi cose per renderlo speciale.

 

Dove ho comprato i semi: http://www.mondopiante.it/catalog/index.php

Chi mi ha fatto la torta: https://www.facebook.com/diElisaVenturi/