San Ranieri e gli addormenta socere

17 Giugno.

Oggi si celebra a Pisa il Santo Patrono della città, San Ranieri. I festeggiamenti iniziano intorno alla Mezzanotte, con la Luminara che accende la parte più romantica della città, quella dei Lungarni.

Da LargoBaleno nomade e girovago non sono bravo con il patriottismo, se non quando si parla di cibo. Però mi sembrava giusto dedicare un post (seppur breve) a questa giornata che fa sognare tante persone ma di cui pochi conosco davvero la storia.

Duomo di Pisa al sole nella giornata di San Ranieri

Intanto: chi era San Ranieri?

Ranieri Scacceri, nato a Pisa nel 1115 e morto sempre a Pisa, il 17 Giugno 1160 era un eremita. Di lui si dice che fosse amante esclusivamente “del vino e delle donne”, potendosi permettere una vita di frivolezze grazie alla buona famiglia di appartenenza (dove buona è sinonimo di ricca). Ai 20 anni circa è partito come eremita, scegliendo una vita totalmente opposta rispetto a quella condotta fino ad allora, e ritirandosi in povertà nella gratificazione dello spirito.

Si dice che in vita abbia fatto dei miracoli. Ed allo stesso tempo che gli fosse stato tagliato un dito poichè aveva rubato del formaggio (probabilmente da regalare ai poveri).

Di lui si dice ancora che fosse così amato da Pisa e dai Pisani, che alla sua morte le campane di ogni chiesa cominciarono a suonare senza che nessuno le attivasse, e che i cittadini decisero di ripudiare il Patrono della città per eleggere San Ranieri come nuovo protettore. Tuttavia questo non basta a San Ranieri che testa il rispetto e la sopportazione dei Pisani ogni anno lanciando una bufera (la così detta bufera di San Ranieri) a metà giugno.

Insomma, nel bene o nel male San Ranieri è un personaggio. Nessun Patrono poteva essere più adatto per una città come Pisa, ricca di anime così tanto diverse da essere odiata ed amata contemporaneamente.

Ed eccoci alla seconda domanda, quella tanto attesa in un blog di cibo:

Cosa si mangia nel giorno di San Ranieri?

Addormentasocere, o addormenta socere, o addormenta suocere

Mentirei se vi dicessi che esiste un vero e proprio piatto tipico per questa giornata. Ma posso dirvi quale cibo caratterizza questa giornata nei miei ricordi: gli addormenta-socere.

Non tutti li conoscerete, sono il classico cibo da fiera della Toscana ed ovviamente il più calorico, perchè rimango un LargoBaleno e non mi smentisco mai. Gli addormenta-socere sono semplicemente delle noccioline, arachidi o mandorle, ricoperte di zucchero caramellato e quindi pralinate.

Croccanti, soprattutto se calde, sono come le ciliegie (se non peggio) ed una bustina finisce in un soffio di vento, per la gioia dei dentisti.

Lo so, il nome può sembrare antifemminista (ed in realtà un po’ lo è), ma non è propriamente contro le suocere. In Toscana infatti si usa dare della socera (o del socero), non solo ai genitori della propria compagna e del proprio compagno, ma a tutte quelle persone che sono solite sparlare. Ecco che quindi queste praline sono così gustose che è impossibile resistervi: persino le persone che straparlano peccano di ingordigia, e perdendo il tempo a sgranocchiarle non possono parlare (e quindi “dormono”).

Io non straparlo, però lo ammetto: le sto mangiando proprio adesso, mentre scrivo ed appiccico la tastiera del pc.

BUON SAN RANIERI A TUTTI!